15 aprile 2010

Discoteca: rischio di perdita di udito

Esiste un consistente rischio di perdita di udito e di manifestazione precoce di tinnitus nella popolazione giovane a causa dell'abitudine di ascoltare la musica ad alto volume.
Gli Autori hanno indagato le abitudini di molti giovani alla frequentazione delle discoteche e le conseguenze sul loro udito per identificare sia dei costrutti protettivi basati sulla motivazione, sia costrutti come "la considerazione delle conseguenze future" e "la forza dell'abitudine" come correlati dei comportamenti di frequentazione delle discoteche degli adolescenti.
1687 giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni sono stati invitati a completare un questionario sulle abitudini di ascolto della musica e sulle determinanti psicologiche di tale comportamento. Oltre il 70% dei ragazzi ha dichiarato di frequentare le discoteche e il 24,6% di essi è stato classificato come a rischio di perdita dell'udito dovuto a una esposizione a volumi di oltre 100 db per 1,25 ore o più alla settimana, senza adeguata protezione acustica. Questi soggetti a rischio sono generalmente ragazzi che non vivono con entrambi i genitori e, rispetto agli altri, sono meno propensi a considerare le conseguenze a lungo termine dell'esposizione a volume elevato del suono.
Gli Autori hanno concluso che un cambiamento nelle abitudini di esposizione ai fattori di rischio per l'udito tra i giovani non è un obiettivo facilmente raggiungibile a causa del forte radicamento della frequentazione delle discoteche come parte dello stile di vita degli adolescenti.

Vogel I, Brug J, Van der Ploeg CP, Raat H
Department of Public Health, Erasmus MC University Medical Center, PO Box 2040, 3000 CA Rotterdam, The Netherlands

(da un comunicato della Fondazione Mariani)

12 aprile 2010

Dal "rumore della vita" al "suono dei geni"...

Nel 1981, Alfred A. Tomatis scriveva nella sua opera "La notte uterina"

Il rumore della vita

Questo rumore cellulare è già percepito sin dalla nascita dell'organo (del Corti) e le memorizzazioni alle quali ci riferiamo, nel corso delle osservazioni cliniche, ci indicano ampiamente che alcune inscrizioni si effettuano già nel punto più profondo della notte uterina. In quale punto sono focalizzate? Attualmente non lo sappiamo, ma siamo sicuri che esistono perchè la memoria successiva ne rivela la presenza. Inoltre, perchè non pensare che, a livello cellulare, queste inscrizioni siano rese possibili dai ruoli dell'RNA e del DNA.... nulla permette di confermare una tale ipotesi, nulla permette comunque di negarla........ Questo canto interno può essere percepito solo se l'ambiente circostante favorisce l'ascolto: occorre che regni il silenzio, un silenzio vivo, un silenzio che ho denominato "silenzio cantante".


il 19 dicembre 2007, il Corriere della sera, , riportava


Il suono dei geni

"La musica? Ce l'abbiamo nel Dna. E non solo virtuosi e compositori: tutti abbiamo nelle cellule un "suono della vita". A produrlo sono i movimenti del Dna, il codice custode del nostro patrimonio genetico. Una doppia elica fatta da centinaia di anse mobili che in un continuo assemblarsi e disassemblarsi, creano una vibrazione, la strasmettono al citoscheletro e, da qui, alla superficie delle cellule. Un brusio di sottofondo genetico che per la prima volta è stato registrato e brevettato da un gruppo di ricercatori italiani e statunitensi guidati da Carlo Ventura, docente di Biologia Molecalare all'Università di Bologna".


9 aprile 2010

La Magia della Voce

Alfred A. Tomatis ha scritto "L'Orecchio e la Voce" e diceva "si canta con l'orecchio"...

Si può dire che si canta con tutto il corpo!
La voce è uno strumento particolare, che appoggiandosi alla nostra fisicità si trasforma in qualcosa di immateriale, una vibrazione, energia pura...


Chiunque abbia una voce per parlare possiede anche una voce per cantare.
Perché allora un atto così semplice e naturale sembra apparentemente inaccessibile a tanti di noi?

Cantare, ma anche parlare, richiede uno sforzo sinergico di tutto il corpo, dalla postura alla respirazione, all'ascolto... Si tratta quindi di un lavoro dinamico, ma nel contempo sottile d'integrazione, basato sulla percezione, sull'ascolto e sul respiro, che mira a modificare la postura e liberare la nostra vera voce.

Questo lavoro ha un effetto benefico su tutto il nostro organismo. Ci aiuta a migliorare la postura, poiché tende ad equilibrare le catene muscolari posteriori ed anteriori. La respirazione diviene gradualmente più ampia e profonda. Tutto questo processo favorisce finalmente l'espressione piena nel nostro potenziale vocale.

Avete sempre desiderato cantare, ma non avete mai osato farlo? Pensate di essere irrimediabilmente stonati? La voce vi si affatica dopo una spiegazione in classe? Il corso è dedicato a tutti voi che desiderate sperimentare e apprendere ad usare meglio il vostro potenziale vocale.

Margreet Hanneman, attrice e musicista, diplomata nel Metodo Wilfart, ha un'esperienza ventennale di lavoro sul movimento, sulla postura e sulla voce. Margreet vi guiderà in questa esperienza indimenticabile.

Sabato 12 e Domenica 13 giugno 2010
dalle ore 10 alle ore 13
e dalle ore 14,30 alle ore 17,30

presso "l'Atelier del Movimento"
a Milano, via Vittoria Colonna, 50
(MM De Angeli)

Iscrizioni
info@studiohanneman.it
tel. 02 923 28 80
cell. 338 445 19 63

Seminario Aggiornamento Professionale

L' A I P A P F
propone
un Seminario di Aggiornamento Professionale

presso "l'Atelier del movimento"
a Milano, via Vittoria colonna, 50
Il 6 novembre 2010 dalle ore 9 alle ore 18

L'argomento è molto interessante!

Paolo Patuzzi, ottico optometrista naturopata, ci darà la possibilità
  • di ampliare le nostre rudimentali conoscenze sull’integratore visivo,
  • di apprendere che è possibile lavorare sugli occhi e sulla vista così come noi lavoriamo sull’ascolto,
  • di comprendere che una adeguata integrazione di informazioni uditive e visive comporta maggior disponibilità agli apprendimenti cognitivi.
Il relatore è disponibile a trattare temi e argomenti che partono da una nostra richiesta.
Chi di voi è interessato, è invitato ad inviare per tempo argomenti, domande o richieste

Iscrizioni
Tel. 02 4986216
mail: info@atelierdimovimento.it